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E' già Natale...

Continua la situazione di emergenza da pandemia in corso.

Al momento la comunità scientifica descrive rapidi progressi nelle ricerche sul vaccino che, presto si spera sradichi la pandemia COVID-19.

Intanto sono giunte le feste natalizie e noi forse aggiungeremo altri chili a quelli già in attivo a causa della riduzione delle attività dovuta all’attuale situazione di emergenza.

Tuttavia, mentre aspettiamo la cura promessa a causa della più grave crisi di salute pubblica globale del XXI secolo, innumerevoli milioni di persone devono continuare ad affrontare lo stress quotidiano causato dall'isolamento sociale, dalle preoccupazioni per la sicurezza del posto di lavoro, le preoccupazioni legittime di ammalarsi o morire di SARS-Cov2, il virus che causa COVID-19, soprattutto nelle aree più colpite.

L’incertezza di questo periodo, le avversità nella salute, nella famiglia, nel lavoro o in qualsiasi area della vita contribuiscono a causare l’ aumento costante della prevalenza di ansia generalizzata e attacchi di panico su larga scala.

Sembra proprio essere il momento giusto per sfoderare, la oramai ben nota, resilienza.

Per chi non lo ricordasse, la resilienza è un insieme di processi mentali e di comportamenti che le persone mettono in atto e utilizzano attivamente per proteggersi dagli effetti dannosi dei fattori di stress. È, in pratica, la capacità di adattarsi, flettendosi di fronte agli ostacoli che la vita presenta.

Alcune persone sono naturalmente resistenti. Altre potrebbero aver bisogno di sviluppare la loro capacità di resilienza per resistere meglio alle avversità.

In queste situazioni è bene cercare di ristabilire il senso di capacità di risoluzione dei problemi con un conseguente aumento del senso di controllo sulle circostanze della vita. Perché è vero che non possiamo avere il controllo sulle avversità ma è altrettanto vero che possiamo controllare e veicolare il nostro modo di rispondere alle avversità, stesse.

Cercare di controllare l'incontrollabile equivale a cercare di difendersi dal vento usando una spada. Uno sforzo inutile!

È bene arrendersi a questa verità, la resa implica la consapevolezza che cambiare la situazione significa cambiare il proprio mindset.

La propria risposta agli eventi piuttosto che cercare di cambiare l’evento stesso, senza recriminare su qualcuno o sulla vita.

Diversi studi suggeriscono invece che è proprio la gratitudine a consentire di attingere alle proprie risorse personali.

La gratitudine supporta il coping attivo consentendo alle persone di affrontare un problema piuttosto che evitarlo.

Ma quindi essere grati di cosa? Beh questo è soggettivo, ognuno di noi dovrebbe avere una lista di almeno dieci cose di cui essere grato/a.

Per cui scegliete voi stessi dalla vostra personale lista delle cose di cui essere grati e tiratela fuori nei momenti di difficoltà, sarà utile per ristabilire le priorità e soprattutto e per alleviare il peso dei momenti duri.

(contenuto è estratto da vari articoli di Psychology Today ed altre fonti)

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